Amiamolivata torna ad incontrarsi

Giornata di abbondanti nevicate a M.te Livata, da ieri sera si saranno depositati altri 20 cm di neve, portando la quota neve a quasi mezzo metro qui e credo oltre il metro a C.Osso. Intanto pochissime novità sul versante impianti, i prefabbricati sono stati praticamente finiti, ma nientaltro. In settimana c’è stato un incontro dell’associazione “Amiamolivata”, dove si sono tirate un pò le somme del Natale, e prese sostanzialmente due decisioni di importanza pubblica, la prima è che dalla prossima settimana tornerà attivo il Kinderheim “L’avremmo aperto da questa settimana se non nevicasse”. La seconda decisione importante è quella di prendere posizione contro il comune che ha gestito in maniera molto deprecabile la slittinovia e spingere per un bando di gara regolare.

La Ciaspeata

Il 21 Febberaio 2010 Si terrà la prima edizione della “Ciaspeata” (quella dell’anno scorso era l’edizione 0), la gara non competitiva con le ciaspole, che quest’anno non dovrebbe avere assolutamente problemi di neve….L’evento è organizzato dal gruppo dei Marciatori Simbruini, gli stessi che in agosto organizzano la Speata…per ulteriori informazioni e per le iscrizioni visitate il sito http://www.laspeata.it/ , mi raccomando partecipate numerosi…

Livat Kinderheim

Con trenta cm di neve a Livata più la neve prevista per mercoledì e giovedì torna in movimento il cantiere Kinderheim, il parchetto giochi sulla neve realizzato dall’associazione Amiamolivata…se tutto andrà bene la struttura dovrebbe tornare operativa già dal prossimo Week-end 16 e 17 Dicembre.ricordiamo che nel kinderheim sarà possibile divertirsi all’infinito ed imparare a sciare con le lezioni di un maestro di sci…per ora però l’apertura non è ancora certa, seguiteci, a giorni vi daremo la conferma.

Ricordiamo inoltre che per chi lo volesse è aperta e battuta la pista da fondo tricolore.

Lavori Monna

Nel post predente dicevamo che sembrava che il 21 dello scorso Dicembre fossero stati sbloccati una trance dei soldi regionali per il rifacimento degli impianti, e che da dopo le feste sarebbero ripresi i lavori. Ed effettivamente così è, in questi giorni è arrivata la ditta che sta montando i due prefabbricati in legno dell’arrivo e della partenza, ma effettivamente dei pezzi veri e propri della seggiovia ancora non se ne vede traccia, lasciando ancora un velo di insicurezza su tutta la faccenda, intanto sta cadendo la neve, nel momento in cui scrivo a Livata ce ne sono una trentina di cm, ed in quota molti di più. Anche la Clubhouse prende la sua prima neve, è la struttura in costruzione da un paio di anni dentro l’anello, che ora è terminata, ma al momento non vi si fa nulla…bhè forse ci vorrà la bella stagione per vederla entrare in funzione. Tutto tace in questi giorni a Livata, la slittinovia anche è ferma da un paio di mesi perché si deve fare una gara d’appalto per darla in gestione, e i soffici fiocchi di neve cadono ovattati ed attutiscono tutto, i movimenti i rumori i pensieri, non si capisce, negli ultimi due anni c’è stato diverso fervore, i 2 milioni di finanziamento, la slittinovia, la clubhouse, la nostra associazione, la pista da fondo eppure pare non essere cambiato nulla, anzi con la chiusura della Monna tutto sembra più difficile. Eppur si muove diceva Galileo, il vero sfacelo c’era 5 , 10 anni fa, quando alla caduta libera della nostra località non si opponeva nessuno. Oggi mi sento di dire che non è più così, e non importa quante siano le sconfitte, e non importa neanche se l’impianto sarà ultimato o no, l’importante è che si sia costituito un nucleo disposto a lottare per Livata, ed ogni piccola vittoria sarà presa e messa da parte, finchè le vittorie non saranno tante e tutte insieme cambieranno cambieranno qualcosa, in questo credo, ma credo anche abbiamo bisogno del vostro aiuto, e non parlo del tesseramento no i 20 euro sono un palliativo, noi abbiamo bisogno dell’entusiasmo, della partecipazione, della vostra propositività, perché Livata non è un posto di qualcun altro dove voi siete dei visitatori, livata è vostra…

La storia di: Re Cerulo

Chiediamo cortesemente a chi avesse foto o video dell’evento di “Cerulo”di inviarcele, perchè per motivi tecnici non ne abbiamo neanche una…grazie.

“in un tempo non molto lontano, pochi decenni fa, i cervi di questa montagna, s’imbatterono con l’arrivo di alcuni uomini che ad un tratto della storia ruppero l’armonia del bosco, il silenzioso volo delle foglie, il lento cadere dei rami dopo la neve, interrompendo il soffio del vento fra gli alberi….improvvisamente giunsero grandi rumori,…forti esplosioni… enormi macchine che tracciavano nuovi sentieri…era l’apertura di una nuova strada chiamata “rotabile”quella stessa strada che oggi consente a tutti noi di arrivare quassù.

I cervi fortemente disturbati da ciò, aggredirono gli uomini, difendendosi davanti a tanta follia…non capivano cosa stesse succedendo, era terribile per loro,la deturpazione che diventava padrona di tutto quello che fino ad allora era stato il loro mondo….la rabbia fù molta…l’ira incontenibile….e lo scontro cruento….

A porre fine allo scontro fu un uomo di nome Cerulo. Cerulo uno dei più umili operai di quel cantiere, si avvicinò a loro, sentendo il bisogno di tranquillizzarli, spiegando loro che l’apertura di quella strada , non era altro che, la buona possibilità per fare ammirare alle genti i faggi e le altre bellezze di quella terra una volta sconfinata…la montagna più bella dopo la grande città…Cerulo invitò i cervi a stare sereni, perché nessun uomo voleva danneggiare la loro casa.

Il Re dei cervi, un animale maestoso, dalle imponenti dimensioni, decise di credere alla buona fede di quell’uomo;

Era tardo autunno alla Monna dell’Orso, in una di quelle notti dove il vento gelido annuncia l’inverno, e gli animali si preparano per il lungo letargo,… dal cielo cadevano i primi fiocchi di neve quando Il Re cervo propose un’alleanza con Cerulo: “ Se vuoi rispettare come dici, il luogo che mi appartiene, devi condividerne le Sue leggi naturali, invitare quanti verranno a rispettarlo e ad amarlo…”e perché ciò avvenga, è necessario entrare in simbiosi con me…Cerulò, scendendo dalla sua ruspa lo guardò con occhi increduli…avvolto dalla follia di ciò che gli stava accadendo… aspettando la sorte di quel surreale momento….Il Grande cervo si pronunciò:…Desidero la nostra comunione…Tu sarai l’azione guidata dal mio pensiero…Tu diverrai quella creatura abitante del bosco che si chiamerà: ”Re Cerulo, l’uomo-cervo che vive alle spalle della monna dell’orso…”Cerulo sgranando gli occhi ancora stentava a capire…Il cervo ordinò: Madre natura e una magica alchimia provvederanno ad unirci, ed entrambi avremo l’uno dell’altro…le nostre cellule si uniranno…i nostri arti abiteranno un corpo solo…Ed Improvvisamente dall’oscurità del Bosco, e dalle foglie impazzite dal vento, uscì una creatura …metà uomo-metà cervo… avanzando nel bosco accompagnata da campanacci impazziti….Questo era il matrimonio trà uomo e natura…il rispetto reciproco della convivenza… L’unione di entrambi che da sempre coesiste sin dagli albori della vita… A distanza di tempo, oggi sappiamo che Cerulo è diventato il Re di questa montagna, colui che è rimasto fedele al patto iniziale, che con il suo spirito conduce gli uomini ad una sana convivenza col bosco, ad amarlo e a rispettarlo…non si sa se buono o cattivo, se inquietante o sereno, ma pur sempre una creatura fedele alla legge del Bosco…Oggi Lo potrete scorgere nelle sue impronte lasciate sulla neve, camminando trà i faggi, o ai piedi della montagna…ma di certo ha promesso che un giorno in pieno inverno a Monte Livata , passando dalla Monna dell’orso tornerà…sì… un giorno tornerà….”

La Mieleria nel Bosco.