mercoledì 23 novembre 2011

Livata che stress

Già da qualche tempo si annusava nell’aria qualcosa di strano, poco chiaro (almeno per noi), visti i tanti personaggi nuovi che stanno entrando nel discorso “Livata”, ma forse poco chiaro un po’ per tutti visto che non uno dei molteplici siti riguardanti la nostra montagna ne ha proferito parola. Livata.it come al solito ha fatto da apripista, avendo senza dubbio notizie più aggiornate e più attendibili delle nostre, pubblicando due articoli ben fatti, uno sul quasi certo avvenuto passaggio di proprietà della Livata 2001 che renderebbe ancora raggiungibili i 2,5 milioni di euro per il rifacimento della Monna e l’altro sulla sospensione delle concessioni fatte dal comune di Subiaco (vecchia amministrazione) per anello, slittinovia e campo Minio. Se volete approfondire l’argomento visitate il sito www.livata.it , noi qui cercheremo solo di ipotizzare i possibili scenari che seguiranno a queste notizie.
MONNA DELL’ORSO E PISTA DA FONDO: Le due strutture sono attualmente in mano alla “Livata 2001” che proprio in queste ore sembra sia stata ceduta dal vecchio padrone Marco Sette “Protagonista di tutte le vicissitudini avute con il famoso finanziamento” ad un nuovo proprietario, di cui, voci apparte, non sappiamo nulla. La Livata 2001 è anche la destinataria del fondo di 2,5 milioni di € stanziato per il rifacimento degli impianti della Monna, che dovrebbe essere valido fino a fine anno, ma non si sa mai, perché questo finanziamento è come i gatti, ogni volta che lo credi morto riciccia per 3 o 4 mesi. Alla realizzazione dell’opera non dovrebbero esserci altri intralci, visto che immaginiamo che il nuovo acquirente si sia fatto qualche conto economico ed abbia preso accordi con il comune che farà di tutto per tenere sul territorio i soldi del finanziamento. Quindi per le due strutture immaginiamo che ci saranno importanti evoluzioni nei prossimi giorni che dovrebbero delineare il calendario dei prossimi 6 / 7 mesi.

ANELLO: L’area dell’anello era anch’essa gestita fino a poco più di un anno fa dalla Livata 2001 “Presieduta da Marco Sette”, fino a quando il comune “vecchia amministrazione” ritenendola inadempiente al contratto stipulato ha indetto una nuova gara d’appalto, senza fare però un ritiro formale delle vecchie concessioni. La gara d’appalto è stata vinta dal gruppo dell’ecostazione sciistica, che se pure con la forte limitazione di non gestire impianti sciistici ha iniziato a fare degli investimenti sull’area dando l’idea un po’ a tutta la stazione che il fondo era stato toccato e che ora si procedesse verso una lenta risalita. Immediatamente la Livata 2001 ha fatto ricorso contro le decisioni comunali, rallentando il decollo delle attività della struttura per l’estate e per l’inverno 2010, ma la legge sembrava dar ragione al comune culminando con la sentenza del TAR di qualche mese fa che sembrava convalidare le nuove concessioni. Con la sentenza del TAR ed una concessione quasi ventennale in tasca il gruppo “ecostazione sciistica” è partito con tutta una nuova serie di investimenti nell’area, ma a pochi mesi di distanza , qualche giorno fa per l’esattezza, si è vista arrivare una sospensiva da parte del consiglio di stato che invalidava l’atto comunale con la quale ricevevano le concessioni. Quindi la struttura è momentaneamente ferma, e molto probabilmente lo resterà anche per tutto il periodo natalizio, poi si potranno aprire due scenari o la sospensiva verrà revocata dando modo al gruppo dell’ecostazione di continuare sulla strada intrapresa oppure verrà confermata, aprendo un periodo presumibilmente abbastanza lungo di incertezza sulla struttura, visto che non si saprà più di chi è, se della 2001, del comune o del gruppo ecostazione, questi ultimi si rivarranno sul comune per i soldi spesi e per i mancati ricavi, anche la 2001 forse si rivarrà sul comune per i danni ed i mancati ricavi, e forse andrà fatta una nuova gara d’appalto, insomma difficilmente si riuscirà ad uscirne entro la prossima estate.

SLITTINOVIA: La situazione slittinovia è pressappoco il calco di quella dell’anello, con la differenza che la struttura in realtà non è mai stata data in concessione a nessuno. Costruita con fondi pubblici, quindi anch’essa comunale era stata data per il collaudo alla Livata 2001, quindi, senza gara d’appalto le era stata data per un periodo molto breve di tempo per far si che la struttura venisse provata e collaudata. Il collaudo è durato 2 anni, dopodichè vista l’irregolarità è stata chiusa per circa un annetto e poi data in concessione al gruppo “Ecostazione” . Ora come abbiamo detto sopra la concessione è temporaneamente sospesa in attesa di giudizio, ed anche questa struttura è chiusa e rischia di trovarsi al centro di un fuoco incrociato che ne prolungherà i tempi di riapertura.

CAMPO MINIO: Questa è per noi la parte più misteriosa di tutta la storia, l’area di Campo Minio non era mai stata data in gestione prima, per questo la concessione e l’atto della concessione fatta dal comune a favore del gruppo “Ecostazione” è del tutto separata dalla concessione che riguarda anello e slittinovia, ed è per questo che la sospensiva del consiglio di stato non dovrebbe riguardarla, quindi l’area dovrebbe a tutti gli effetti essere ancora in mano all’ecostazione sciistica e dovrebbe poter essere funzionante, ma con il volgere degli eventi non sappiamo se ci sia ancora l’intenzione di fare gli investimenti che erano stati preventivati.

La conclusione di questo articolo non c’è, convinto che fra un mese quello che è scritto qui sopra saranno tutte frottole e la situazione sarà di nuovo stravolta da qualche nuovo evento o personaggio che getterà una luce completamente diversa sul destino di Livata.